mercoledì 24 novembre 2010


The Glenrothes 1991

Giornate fredde e nebbiose, in questi momenti una delle migliori cose possibili da fare è sedersi, con un bicchierino di ottimo whisky in una mano, un bicchiere di acqua con ghiaccio sul tavolino e dell'ottima musica. Io ho scelto del jazz (Carla Bley con un quintetto di cui fa parte anche Paolo Fresu, New Converstation), e già direi che la musica rilassa, le fatiche della giornata sono finite e il colore caldo, quasi ambrato eppur lucente, vivo nonostante l'età del distillato, mi scalda e invita all'assaggio.

Parliamo per prima il profumo: caldo, avvolgente, ampio, c'è di tutto, frutta sotto spirito, pasticceria, vaniglia, spezie, cocco. Poi il whiskey si svela lentamente, ogni volta profumi nuovi e diversi lati del carattere emergono. Il bouquet donato dal legno, in cui passa moltissimi anni, di varie botti provenienti da differenti paesi e continenti, usati per diversi distillati o vini vengono smontate e riassemblate per fare ognuna la sua parte nella creazione del prodotto finale.

Il primo assaggio serve per preparare il palato, basta un piccolo sorso fatto girare per bene in bocca, e si è pronti per assaporare.
Sapori di malto, frutta, tannini morbidi e levigati, freschezza, sapidità, struttura, caldo con un alcool ben integrato, finale molto lungo, un emozione per i sensi, che scalda letteralmente, di grande piacevolezza, bottiglia di grande qualità.
Subito dopo i primi assaggi, torna utile quel bicchiere di acqua e ghiaccio, rinfresca e pulisce il palato e rivela altri profumi che rimangono in bocca; risentendolo al naso è cambiato, si è ulteriormente arricchito, invoglia a sentire il suo aroma continuamente. Ogni nuovo sorso regala un impressione un sapore in più.

Whisky, magico distillato, le difficoltà della giornata appena trascorsa sembrano lontane e quella della giornata a venire sembrano meno grandi.
Intanto il disco volge al termine, scelta giusta, ottimo abbinamento whiskey e jazz, hanno similitudini, grande armonia nonostante i molti elementi, siano essi strumenti musicali o legni delle botti ed ognuno emerge in momenti alternati, sempre accompagnato dagli altri componenti. Rilassano, aiutano la riflessione e sono di grande piacevolezza, armonia e finezza.
Le bottiglie recano la data di distillazione, la nostra è nata sabato 7 settembre del 1991.

Ora qualche informazione sulla distilleria.
The Glenrothes nasce nel 1879 a Rothes (Glen significa “valle”) paesino piccolo ma che vanta cinque distillerie, è situato nella regione dello Speyside. Il sito della distilleria è a dir poco spettacolare, con fantastiche foto e video che mostrano tutte le fasi della produzione del whisky e la bellissima distilleria in cui viene prodotto.


3 commenti:

  1. Leggendo questa recensione quasi mi pare di sentire già il sapore di questo whisky nel mio palato..

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  2. Ci voleva proprio una persona appassionata di enogastronomia che ci illustrasse tutti i meandri di questo magico mondo, purtroppo ancora da molti sottovalutato. Molto bravo Riccardo, continua così!

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  3. Per questa tua forte passione nel mondo del vino e dei distillati, ti auguro buona fortuna, trovo molto professionali e qualitative le tue recensioni, sicuramente ci sono le prospettive per una crescita professionale in questo campo. In bocca al lupo!

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