venerdì 26 novembre 2010


Food philosophy

Bere e mangiare.
Naturalmente in questo blog il focus è concentrato sul vino, ma anche il cibo ricoprirà un ruolo fondamentale. Quando ci nutriamo facciamo delle scelte quotidiane molto importanti, per noi stessi e per il mondo   in cui viviamo.
Purtroppo molte volte le nostre decisioni non sono basate su una consapevolezza di ciò che arriva sulle nostre tavole,  i fattori di scelta sono influenzati da informazioni errate o distorte, pubblicità, mancanza di conoscenze sull'argomento.
Dal secondo dopoguerra, con il boom economico, l'occupazione femminile, la nascita dei supermercati, è iniziato a cambiare il nostro modo di alimentarci; veniva a mancare il tempo alle massaie per preparare piatti di lunga lavorazione, il denaro permetteva di comprare tagli di carne più veloci da cuocere e la pubblicità ci suggeriva un legame diverso con il cibo, non più territolialità e stagionalità, ma costante reperibilità di qualsiasi pietanza, anche fuori stagione
 Si è avuta una totale mercificazione del prodotto carne e un distaccamento dall’immagine mentale bistecca con quello di animale, togliendo cosi rispetto e dignità agli animali e portando prodotti di bassa qualità sulle nostre tavole. Volete mettere il piacere di una bella bistecca o di un salume proveniente da un animale allevato come si deve, rispetto ad uno allevato in modo intensivo, foraggiato con chissà cosa? Il sapore è chiaramente diverso, la carne è organoletticamente superiore, a volte è più cara la prima ma basta consumarla in modo non eccessivo e consapevole per aggirare il problema.
Discorso simile vale per la frutta e le verdure, si sono perse le tipicità, molte varietà, e la cosa che maggiormente mi altera è il non rispetto il ciclo delle stagioni, al fine di avere ogni prodotto in ogni momento dell’anno, attraverso l’acquisto di merci prodotte in serra o peggio ancora importate da parti del mondo  impensabili. Ho visto con i miei occhi lenticchie Canadesi, pompelmi Israeliani, arance Sudraficane e basta a chiunque guardare le etichette nei supermercati per trovarne delle belle.
Prodotti scadenti per noi, e in più costi  ambientali assurdi per avere che cosa? Fragole a natale, che  sanno di nulla, bistecche da 500g, le quali una volta messe a cuocere diventano la metà perchè perdono acqua e il gusto continua a latitare?
Per fortuna esistono produttori,  i quali offrono stupefacente qualità e spesso  prezzi vantaggiosi, rispettando la terra. L’ Italia per nostra fortuna offre un infinità vastità di scelta e noi di PlayWine vorremmo raccontare con passione, realtà meravigliose , storie di luoghi, genti, vini e cibi, nella speranza di far conoscere, capire ed apprezzare alcuni dei più bei piaceri della vita.

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